A pochi chilometri dal centro di Riga, percorrendo una splendida strada tra boschi, laghi, fiumi e scorci di Baltico, si raggiunge il Museo Etnografico della Lettonia.
Latvian ethnographic museum |
Il museo si estende su un grandissimo territorio ricco di vegetazione ed accoglie 118 edifici tipici all'interno dei quali sono esposti più di 3000 oggetti appartenenti alla tradizione lettone.
E' aperto tutti i giorni dalle 10. Gli edifici si possono visitare all'interno fino alle 17, mentre nel periodo estivo si può percorrere il parco fino alle 20.
La bellezza degli edifici è potenziata da quella dell'ambiente naturale in cui sono collocati e dal lago Juglas, le cui acque tranquille trasmettono un senso di pace come se si tornasse indietro nel tempo.
Tantissimi boschi popolati da molte specie di uccelli sono il luogo ideale per una passeggiata immersi nel verde e nell'atmosfera ancora naturale che io ho percepito in Lettonia. Un forte contatto ovunque con acqua e alberi che, per fortuna, sono predominanti rispetto alle aree urbanizzate.
Gli arredi interni sono molto curati e funzionali, con attenzione ad ogni dettaglio. Spesso il turista è accolto da personale vestito con abiti tradizionali e intento ad utilizzare tecniche artigianali dell'epoca.
Gli edifici in legno hanno copertura in cannette, muschio ed in alcuni casi paglia. Significativi esempi di bioedilizia quindi, che portano inevitabilmente ad una riflessione sui vantaggi tecnologici che il legno può offrire: durezza, densità , resistenza ed un insieme di proprietà meccaniche e fisiche, oltre alla facile reperibilità e lavorabilità , che ne hanno fatto per millenni il materiale da costruzione per eccellenza.
Latvian ethnographic open air museum |
Le tipologie abitative sono differenti a seconda dell'etnia legata alle quattro regioni della Lettonia: Curlandia, Zemgale, Vidzeme e Latgale.
Ci sono anche tre mulini a vento, costruiti in legno ma con tipologie diverse uno dall'altro. Gli edifici sono tutti originali, smontati nel luogo di appartenenza e ricostruiti in questo parco.
Dalle abitazioni si può risalire al livello sociale e di ricchezza di chi lo abitava. I fattori della Curlandia erano benestanti rispetto ai contadini del Latgale che invece erano più poveri. Ci sono quindi case grandi, con veranda e tante finestre ed abitazioni più umili con una tipologia simile a capanne.
Non lontano dal museo, nella località turistica di Saulkrasti, nel golfo di Riga, se siete interessati alla progettazione sostenibile, potrete vedere un significativo intervento voluto dall'amministrazione della cittadina per qualificare e potenziare il turismo e le attività ricreative sulla spiaggia.
Il progetto è degli architetti Substance ed è costituito da passerelle in legno, panchine, chaise longue, aree gioco, campi di beach volley, aree fitness che hanno dato un nuovo volto alla spiaggia unendo eleganza e funzionalità ad ecosostenibilità .
Lo studio Substance reinterpreta l'usabilità del legno come materiale per esterni in un'ottica innovativa ma senza dimenticare il rapporto con la tradizione, come nella realizzazione di cunei triangolari che con i loro angoli acuti si impongono verso il mare contro la forza delle onde evocando i bastioni medioevali.
Nel 2014 il progetto ha vinto il Design Award.
Ecco le coordinate della spiaggia: 57°16'01.3"N 24°24'45.6"E
Se state per visitare il centro di Riga vi suggerisco il mio post dedicato alla città lettone: Riga tra architetture e leggende
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