Sovana è un piccolo borgo che sorge nel cuore dell'area tufo e per l'omogeneità della sua architettura e dell'assetto urbanistico è classificata Uno dei Borghi più belli d'Italia.
Dista solo 23 chilometri dalle Cascate del Mulino ed è una tappa imperdibile se vi trovate a Saturnia o comunque in Maremma.
Sovana |
La storia di Sovana e San Mamiliano
In origine Sovana era un insediamento di agricoltori e pastori stanziati sulle rive dell'antico fiume Armine, oggi chiamato Fiora. Nel VII secolo a.C. era una florida cittadina etrusca, Suana, alleata di Vulci durante le battaglie contro l'espansione romana. Nel III sec. a.C. con la conquista romana dell'Etruria da parte del console Caio Tiberio, nonostante Sovana fosse un Municipium, gli abitanti riuscirono tuttavia a conservare arte, lingua e scrittura della loro cultura.
Sovana è nota per essere stata una delle prime città toscane a diventare cristiana, grazie all'opera di evangelizzazione di San Mamiliano nel IV secolo. Il Santo, nato forse a Palermo, si trasferì a Cagliari, poi sull'isola di Tavolara ed infine a Montecristo, dove visse nella grotta detta appunto di San Mamiliano. Qui, secondo la leggenda, sconfisse un drago, simbolo del paganesimo, facendo sgorgare una sorgente d'acqua miracolosa sul luogo dell'uccisione. San Mamiliano morì il 15 settembre 460 e la sua scomparsa si manifestò con un'enorme colonna di fumo che si levò dai monti dell'isola di Montecristo o, secondo altri, da tre lumi splendenti. Dopo la sua morte nacque una violenta disputa tra gli abitanti dell'isola dell'Elba e quelli del Giglio per appropriarsi del corpo del Santo che, dice la leggenda, alla fine venne smembrato. Di fatto le reliquie si trovano oggi sparse tra Palermo, Roma, Pisa, Isola d'Elba, del Giglio e Sovana, della quale Mamiliano è il santo patrono. Leggende popolari e tradizioni orali raccontavano anche della presenza di un tesoro nascosto sotto l'altare del monastero di San Mamiliano a Montecristo, leggende che poi vennero tradotte in romanzo da Alexandre Dumas nel Conte di Montecristo. Di fatto nel 2004 è stato scoperto un tesoro di 498 monete auree coniate nel V secolo: il leggendario tesoro quindi c’era, non a Montecristo però, ma sotto l'altare della Chiesa di san Mamiliano a Sovana.
A partire dal IX secolo la città fu culla della famiglia degli Aldobrandeschi e diede i natali a Gregorio VII, Ildebrando di Soana, famoso per esser stato uno dei maggiori papi riformisti della storia. Nei secoli successivi lentamente Sovana cadde in un inesorabile declino, dovuto in parte anche alle insidie delle malattie della piana maremmana, specialmente la malaria. Nel 1814 Pietro Leopoldo di Lorena soppresse la comunità di Sovana ormai ridotta a poche decine di abitanti, aggregandola a Sorano dove rimase definitivamente fino ai giorni nostri.
Palazzo del Pretorio a Sovana |
Rocca aldobrandesca
Fu edificata su preesistenti strutture di epoca etrusca intorno all'anno mille dagli Aldobrandeschi come loro sede e punto strategico difensivo della città. Con la perdita di prestigio e potere di Sovana, anche la Rocca cadde in disuso: oggi rimangono imponenti ruderi rivestiti in tufo e conservati in discrete condizioni.
Piazza del Pretorio
Dall'ampio parcheggio arriverete a piedi direttamente nella piazza principale, dalla pavimentazione in tavelle di cotto disposte a spina di pesce, alcune delle quali appartenenti ancora all'antico impianto stradale.
Il nome della piazza deriva dal duecentesco Palazzo Pretorio che conserva sulla facciata gli stemmi gentilizi dei capitani di giustizia che si avvicendarono alla guida della città. Addossata al Palazzo c'è la Loggia del Capitano, costituita da due aperture ad arco dalle quali si accede al portico. Sul piano rialzato del lato corto è collocato lo stemma mediceo, fatto aggiungere nel 1570 da Cosimo de' Medici. Il Palazzo Comunale, detto anche Palazzo dell'Archivio, fu costruito nel XII secolo per ospitare la sede comunale di Sovana, che proprio in quel periodo conosceva una forte espansione. All'originaria struttura, nel 1588 fu aggiunto l'orologio e, in epoca seicentesca, il campanile a vela. Durante il Seicento il palazzo iniziò ad ospitare l'archivio di Sovana.
Piazza del Pretorio e Palazzo dell'Archivio a Sovana |
Ciborio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Sovana |
Chiesa di Santa Maria Maggiore
La chiesa risale probabilmente al XII secolo, ma ha subito varie ristrutturazioni nel corso del tempo. L'interno ospita un prezioso esempio di ciborio pre-romanico, scolpito con il repertorio tipico della decorazione altomedievale di motivi vegetali, animali e geometrici. Sulla parete della navata destra sono visibili due affreschi dei primi decenni del XVI secolo, una Crocifissione con santi e una Madonna in trono con Bambino e due sante. Altri affreschi sono presenti sulla parete della navata sinistra.
Duomo di San Pietro a Sovana |
Duomo di San Pietro
A breve distanza da Piazza del Pretorio, ma fuori dal centro storico, raggiungerete il Duomo di San Pietro. Si tratta di uno degli esempi più importanti di architettura romanico-gotica di tutta la Toscana, la cui realizzazione ha visto la stretta collaborazione di maestranze pisane, laziali, lombarde e francesi. Venne costruito sui resti di una chiesa precedente, anteriore all'anno mille, di cui rimangono la cripta ed alcuni frammenti del portale. L'ingresso principale ora si trova sul lato sinistro poiché nel XIV secolo sulla facciata principale fu addossato l'edificio episcopale. Il portale ha una decorazione scultorea ricca ed elegante: un cavaliere armato, una sirena, pavoni, l'albero della vita, rose e figure a spirale.
L’interno è ripartito in tre navate suddivise da pilastri ornati con raffinati capitelli che ripropongono figure fitomorfe, zoomorfe e geometriche conferendo all’edificio grande eleganza. Nella navata di destra è posizionato il sarcofago in travertino del XV secolo che ospitava le spoglie di San Mamiliano, mentre nell'urna sull'altare della navata sinistra è deposta una reliquia probabilmente appartenuta alla chiesa del Santo. Una tela di Andrea del Sarto raffigurante Maria Santissima con Bambino tra Santi, resti di affreschi nella zona presbiteriale, la tela del Martirio di San Pietro di Domenico Manenti, un fonte battesimale del 1434 ed una cripta a sei colonne impreziosiscono ulteriormente l'edificio.
Un particolare del Duomo di Sovana è rappresentato dal suo orientamento astronomico: il 21 giugno infatti il primo raggio di sole colpisce la monofora absidale ed attraversando tutta la navata si proietta sulla parete opposta: l'orientamento dell'edificio quindi non risponde alle regole medioevali che prevedevano l'abside esposto all'oriente equinoziale, ma segue più probabilmente i canoni delle culture nordiche celtico-germaniche, legate ai riti solstiziali.
Centro storico di Sovana |
Dove mangiare a Sovana
Che ne dite di fermarvi a Golosofia? Già il nome è tutto un programma...ottima la proposta di vini e birre artigianali da gustare con taglieri tipici e per chi ha scelto un'alimentazione cruelty free taglieri con crostini al tartufo, carciofi, funghi porcini, peperoni, crema di olive, crema di melanzane, pomodoro. Si trova in Piazza del Pretorio 4.
Dove dormire a Sovana
La nostra location è stata un casale di charme vicino a Saturnia: Podere Arco
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