Il Parco Archeologico "Città del tufo" è stato inaugurato nel 1998 e comprende tre aree di interesse storico, archeologico, naturalistico e paesaggistico che coprono una superficie di circa 60 ettari nel territorio di Sorano: la necropoli etrusca di Sovana, l’insediamento rupestre di San Rocco e quello di Vitozza nella frazione di San Quirico.
Tomba di Ildebranda |
Primo settore
Lungo la strada provinciale SP22 che conduce a San Martino sul Fiora è situato il centro di accoglienza del Parco archeologico con la biglietteria. Da qui parte un bellissimo percorso tra fitta vegetazione che conduce alle tombe monumentali. Attraverso il sentiero che porta al Poggio Felceto raggiungerete in brevissimo tempo la Tomba di Ildebranda che prende il nome da papa Gregorio VII, illustre cittadino di Sovana. Si presenta come un imponente tempio colonnato, databile tra la fine del IV e la prima metà del III secolo a.C., con alto podio raggiungibile tramite due scale laterali. La camera funeraria, accessibile mediante un lungo dromos, è a pianta cruciforme ed in origine probabilmente era occupata da un sarcofago e dal corredo funerario.
Tomba dei Demoni alati |
Il Cavone |
Tomba della Sirena |
Secondo settore
Un'altra area archeologica sorge a circa duecento metri dal primo settore, in prossimità della chiesa di San Sebastiano: da qui inizia un percorso che a destra conduce alla Via Cava di San Sebastiano, mentre a sinistra alle tombe monumentali a semidado ed alla Tomba della Sirena.
La Tomba della Sirena, detta anche della Fontana, presenta una tipologia a edicola risalente al III secolo a.C. E' caratterizzata dalla presenza di una nicchia dove è ospitato il letto conviviale, mentre sulla trabeazione è raffigurata Scilla, ricordata da Omero come un'essere metà donna e metà pesce. La camera funeraria, molto piccola, è stata probabilmente sepolcro di una sola persona, forse Vel figlio di Vel, Vel nulina Vel, come riporta l'incisione in facciata.
Insediamento rupestre di San Rocco
L'insediamento rupestre di San Rocco è situato nei pressi di Sorano. La Chiesa di San Rocco conserva due dipinti seicenteschi: la Madonna col Bambino tra i santi Stefano, Lorenzo e Giovanni Battista e l'Eterno Padre. Poco oltre, un sentiero conduce alla Via Cava di San Rocco, con interessanti nicchie che contengono gli scacciadiavoli, immagini sacre apotropaiche che avevano la funzione di allontanare gli spiriti maligni e proteggere i viandanti. L'area è inoltre costellata da varie tombe etrusche, che attestano l'utilizzo di San Rocco come necropoli, mentre resti di altre strutture ne documentano la frequentazione medievale come centro abitato.
Vitozza |
Vitozza
Vitozza si trova a nord di San Quirico, frazione di Sorano, ed è uno dei principali insediamenti rupestri d'Italia, situato in uno splendido parco di boschi cedui che domina la gola del fiume Lente. I sentieri del parco archeologico vi condurranno alla scoperta di grotte, colombari etruschi e resti di un villaggio sorto in epoca medievale. Documentato a partire dall'XI secolo, il borgo faceva parte di un ampio feudo insieme a Sorano, Pitigliano ed altri centri del viterbese. Con il dominio degli Orsini, si verificò un progressivo abbandono del nucleo castellano e delle sue strutture difensive ed iniziò un lunghissimo ed inesorabile declino: gli abitanti migrarono in località vicine, dando vita all'adiacente borgo di San Quirico nel corso del XVI secolo. Il definitivo abbandono di Vitozza avvenne alla fine del XVIII secolo.
Sono oggi presenti i resti di numerose fortificazioni, chiese, abitazioni, stalle ed annessi, oltre a duecento grotte scavate nel tufo che, in base al loro utilizzo, possono essere suddivise in tre tipologie: grotte ad uso abitativo, stalle e ad uso promiscuo.
Dove dormire
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