Gruppi di case colorate aggrappate con tutte le loro forze su scogliere a strapiombo sul mare, porticcioli, resti di fortificazioni, profumo di fritto e focaccia, tradizioni marinare, sentieri panoramici con viste ineguagliabili: tutto questo sono le Cinque Terre, patrimonio UNESCO dal 1997 e Parco Nazionale.
Vernazza |
I colori delle Cinque Terre |
Monterosso al Mare
Monterosso è la terra tanto amata da Eugenio Montale: nella parte occidentale del borgo sorge la villa estiva della famiglia Montale, costruita in stile liberty nel 1880 e detta Villa delle Due Palme o, come veniva chiamata dallo stesso premio Nobel, La Pagoda giallognola, oggi non visitabile in quanto proprietà privata. In compenso è nato un parco letterario, un itinerario sulle tracce del grande poeta. Le poesie più legate a Monterosso sono raccolte in "Ossi di seppia": I Limoni, La casa dei doganieri, Punta del Mesco.
Ancora oggi Monterosso mantiene intatta la sua lunga tradizione di pescatori e porta i segni delle sue lotte sul mare nei resti delle 13 torri che un tempo la proteggevano: la Torre medievale, oggi campanile della gotica Chiesa di San Giovanni Battista, la Torre Aurora ed i ruderi del Castello.
La spiaggia di Monterosso è la più grande delle Cinque Terre e quella più adatta alle famiglie con bambini perchè si presenta prevalentemente sabbiosa. In direzione di Punta Mesco, verso Levanto, potrete vedere l'imponente statua del Gigante, posta alla fine del lungomare della spiaggia di Fegina. Costruzione del 1910 in cemento armato e ferro raffigurante Nettuno, oggi risulta piuttosto danneggiata sia da un bombardamento durante la guerra, sia a causa di una mareggiata violenta negli anni '60.
Nelle cantine dei carruggi potrete degustare un bicchiere di Sciacchetrà , vino passito tipico delle Cinque Terre citato anche da Petrarca e Dante. Conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e, negli ultimi anni, è stato riconosciuto presidio Slow Food.
Vernazza
Dopo Monterosso, giungendo da Occidente, Vernazza è il secondo dei paesi che costituiscono le Cinque Terre. Il suo territorio è caratterizzato dai tipici terrazzamenti per la coltivazione della vite ed il borgo conserva intatta la sua lunga tradizione marinara,
La torre cilindrica del Castello Doria che domina il porto, restaurata nel XX secolo e diventata il simbolo di Vernazza, costituisce la parte più antica delle fortificazioni. Il castello ha una pianta irregolare, adattandosi alla forma dello sperone di roccia sul quale è costruito. Poco al di sotto del Castello è situato il Bastione Belforte la cui costruzione risale alla dominazione genovese.
Sulla splendida piazzetta affacciata sul porto sorge la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, testimonianza della scuola antelamica, iniziata nel 1318. All'interno presenta tre ampie navate perfettamente conservate, mentre la torre campanaria ottagonale è sormontata da una cupola ogivale.
La Chiesa di San Francesco, con l'annesso convento caratterizzato dal chiostro, è oggi sede del Municipio e nella zona occidentale del complesso sono visibili i resti delle mura che racchiudevano a cuneo Vernazza.
Percorrendo un sentiero lastricato tra terrazzamenti, intervallato dalle cappelle della Via Crucis, potrete raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Reggio. La chiesa è circondata da alberi secolari tra cui il cipresso più antico di tutta la Liguria che si dice sia in quel luogo da 800 anni.
Corniglia |
Corniglia
Il terzo borgo è Corniglia, frazione del Comune di Vernazza. Le sue origini romane sono testimoniate dal toponimo, che deriva probabilmente da Gens Cornelia, e dalle anfore vinarie ritrovate durante gli scavi di Pompei sulle quali compariva il nome di Cornelia.
Corniglia si differenzia dagli altri paesi delle Cinque Terre in quanto non sorge direttamente sul mare, ma si trova su di un promontorio circondato da vigneti, a circa novanta metri di altitudine.
Per raggiungere il centro dalla stazione ferroviaria è necessario salire una lunga scalinata detta Lardarina, costituita da 33 rampe con 382 gradini, oppure percorrere la tortuosa Via alla Stazione.
Da qui i vigneti illuminati dall'occhio benefico del sole e dilettissimi a Bacco
si affacciano su Monte Rosso e sui gioghi di Corniglia,
ovunque celebrati per il dolce vino.
Così cantava il Petrarca nel suo poema epico Africa.
L'intero paese si sviluppa lungo la direttrice di via Fieschi, che dalla Parrocchiale di San Pietro, interessante esempio di architettura gotica ligure, conduce al belvedere della terrazza di Santa Maria. Vale proprio la pena di addentrarsi nel carruggio e raggiungere la piazza principale dove sorge l'Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina. Qui troverete interessanti locali per un aperitivo o il pranzo.
Il borgo è anche residenza estiva dell’artista Michelangelo Pistoletto il quale ha coinvolto la popolazione in diverse sue opere.
Manarola |
Manarola
Manarola sorge nel tratto terminale della valle del torrente Groppo. Le abitazioni, costituite dalle tipiche case-torri genovesi, sono tinteggiate a colori pastello e si affacciano una ridosso all'altra creando un intreccio di stretti carruggi determinati dalla conformazione del territorio. A monte dell'abitato si incontra la piazza principale, attorno alla quale sorgono la Torre campanaria e la Chiesa gotica di San Lorenzo la cui facciata è arricchita da un pregevole rosone in marmo di Carrara del 1375.
Il castello, che costituiva il baluardo difensivo del borgo contro le incursioni dei predoni saraceni e turchi, nel corso dei secoli ha perso la sua importanza difensiva ed è stato inglobato dalle abitazioni private.
In località Punta Bonfiglio vi consiglio una bruschetta ed un ottimo vino davanti ad uno splendido panorama al ristorante Nessun Dorma.
Il mare di Riomaggiore |
Riomaggiore
Racchiusa tra due scoscese colline ed il mare, Riomaggiore è situata nella valle dell'antico torrente Rivus Major dal quale il borgo prende il nome. L'abitato è composto da diversi ordini paralleli di case-torri genovesi tinteggiate con colori sgargianti.
Il piccolo porticciolo è il luogo più caratteristico: stretto tra alte case, ripide scalette ed il mare, è il paesaggio più amato e conosciuto del borgo, in cui i colori delle barche ormeggiate nella piazzetta si mescolano con quelli delle abitazioni, creando un'atmosfera unica che racchiude in sè tutto il fascino di Riomaggiore.
Nella parte alta del centro storico sorgono la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata per volere del vescovo di Luni nel 1340 come afferma un'epigrafe in facciata, e l'Oratorio di Santa Maria Assunta, del XVI secolo. Merita una visita il Castello, per lo splendido panorama e l'Oratorio di San Rocco, costruito nel 1480 in segno di ringraziamento per la fine della pestilenza che colpì gli abitanti di Riomaggiore.
La Torre Guardiola infine è un Luogo del Cuore FAI e prende il nome da un vecchio fortilizio adibito alla sorveglianza delle coste.
Riomaggiore |
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