Santorini è un'isola vulcanica, originariamente circolare, devastata da un'apocalittica eruzione tra il 1627 ed il 1600 a.C. che fece collassare il cratere centrale, creando l'attuale famosissima caldera.
Chiesa di Saint Stylianos, Firostefani |
Il nome di Santorini deriva da Sant'Erini, coniato dai veneziani in onore di Santa Irene di Tessalonica, martire del 304. Anticamente l'isola si chiamava Thera ed è probabile che proprio la sua eruzione vulcanica abbia determinato il declino della civiltà minoica sull'isola di Creta, forse a causa di un conseguente violento tsunami che ne distrusse la potente flotta, lasciando via libera alle incursioni degli Achei.
Questa grande eruzione vulcanica ispirò molti miti greci, tra cui quello di Atlantide narrato da Platone.
Megalochori, Santorini |
Quando visitare Santorini
Santorini è un'isola splendida da un punto di vista geologico, paesaggistico ed architettonico: borghi arroccati a strapiombo sul mare, case bianche con le finestre azzurre, cupole turchesi, acque di un blu profondo che improvvisamente, in alcuni tratti, diventano cristalline e trasparenti ed una caldera centrale dalla quale emergono degli isolotti a ricordare quella che fu l'antica Thera.
Accanto a questo però non posso non raccontare di quanto il turismo mi sia sembrato davvero poco sostenibile: nonostante io ci sia stata durante la prima settimana di luglio, quindi non ancora in altissima stagione, ho percorso strade violentate da tantissimi e rumorosissimi quad che hanno sostituito le biciclette ed i motorini di un tempo, ho visto i villaggi sulla caldera, Oia in particolare, sovraffollati da turisti ovviamente impegnati a scattarsi selfie in ogni angolo ed in ogni posa, sacchetti di plastica svolazzanti pronti a gettarsi in mare, rifiuti abbandonati ed infine muli ed asinelli costretti, sotto un sole cocente, a trasportare vacanzieri sicuramente ipertecnologici ma decisamente poco dediti all'attività sportiva ed altrettanto poco consapevoli dei benefici apportati dal movimento. Impigriti dall'idea di risalire le lunghe scalinate che dai porti conducono nei villaggi, ma orgogliosi ancora una volta di scattarsi selfie in groppa ad animali stramazzanti dalla fatica, ecco fiumi di persone soddisfatte del proprio antropocentrismo.
Bianco e blu di Santorini |
Scusate la durezza di ciò che dico, ma chi legge i miei articoli sa quanto io creda nel rispetto degli animali e dell'ambiente. Fermo restando che nessuno di noi transita su questo pianeta ad impatto zero, non si potrebbe cercare, tutti insieme, di rendere il nostro passaggio un po' più soft? Non si potrebbe praticare la raccolta differenziata invece di gettare bottiglie di plastica o sacchetti in riva al mare? Non si potrebbe evitare di usare gli animali come mezzo di trasporto, ma praticare attività fisica? Ed ancora, invece di guardare il mondo attraverso l'obiettivo di un telefonino, non si potrebbe ammirarlo il più possibile con i nostri occhi?
I borghi di Santorini
Nei villaggi di Santorini il bianco dei muri contrasta con le varie tonalità dell'azzurro con cui sono dipinte cupole, finestre, balconi, porte e crea un armonioso impatto visivo, denso di luce e colore.
Oia
Situata all'estremità settentrionale dell'isola, Oia è famosa per le sue cupole blu sospese tra cielo e mare, il simbolo di Santorini entrato ormai nell'immaginario collettivo. Case imbiancate a calce e scavate nelle scogliere selvagge, stretti vicoli bianchi, botteghe d'arte e panorami superlativi sulla caldera fanno di Oia un luogo unico ed affascinante. In un palazzo del XIX secolo è stato allestito il Museo Navale che espone reperti sulla storia della navigazione locale. Le rovine della fortezza veneziana ed i mulini a vento a picco sul crinale roccioso contribuiscono a regalare i famosissimi scorci del sunset dell'isola.
Percorrendo una lunga scalinata oppure usando l'auto, si raggiunge il porto di Amoudi, racchiuso in una baia cristallina e caratterizzato da case colorate costruite sotto la parete di roccia rossa sulla quale sorge Oia.
Imerovigli si trova in una posizione privilegiata, in uno dei punti più alti sulla caldera, ed è costituita da un dedalo di vicoli bianchi su cui si affacciano le case scavate nella roccia, molte delle quali trasformate oggi in lussuose suites. Il tramonto sulle isole Thirasia, Nea Kameni e Palia Kameni merita di essere osservato fino all'ultimo raggio di sole.
Firostefani, un pittoresco villaggio ormai praticamente inglobato dall’abitato di Imerovigli a nord e Fira a sud, è un borgo romantico e tranquillo, in cui il bianco e blu tipici contrastano con il giallo della splendida chiesa di Saint Stylianos, dalla quale altrettanto splendido è il panorama sulla caldera.
Fira, capoluogo di Santorini detta anche Thira, è arroccata su una scogliera della caldera a 260 metri sul livello del mare. Nel centro storico merita una visita per i suoi colori la Chiesa cattolica di San Giovanni Battista, ricostruita nel 1970 dopo il terremoto del 1956. Ci sono due importanti musei: il Museo Archeologico che contiene una delle collezioni più antiche dell’isola, con sculture che vanno dal periodo Arcaico fino a quello Romano, ed il Museo della Thira Preistorica che conserva tra i vari reperti anche i frammenti del famoso affresco delle Scimmie blu, rinvenuto nel sito archeologico di Akrotiri.
Il Porto Vecchio di Fira, realizzato nel 1840, è raggiungibile attraverso una cabinovia, molto affollata in alta stagione, oppure percorrendo la lunga e panoramica Scalinata Karavolades. Da qui partono la maggior parte dei traghetti per le escursioni nella caldera e per l’isola di Thirasia.
Megalochori è, secondo me, il borgo più bello di Santorini perchè conserva l'originale assetto urbanistico ed architettonico e non è ancora stata presa d'assalto dal turismo di massa. Stradine tortuose, case bianche o tinteggiate di colori pastello, una piazzetta centrale con taverne e locali tipici, chiese con le cupole blu, la torre dell'orologio e lo splendido campanile bianco e azzurro ornato da sei campane fanno di Megalochori un luogo unico e caratteristico.
Nelle vicinanze ci sono tre delle più grandi aziende vinicole dell'isola, Santo Vinos, Antoniou e Boutari, l'instagrammabile apertura nella roccia detta cuore di Santorini e la chiesetta ortodossa di Agios Nikolaos che offre uno splendido scorcio sulla caldera.
Pyrgos
Anche Pyrgos è un villaggio tradizionale che sorge sulla cima di una collina sulla quale ci sono le rovine dell'antico castello veneziano, il più recente dei cinque castelli di Santorini che portò Pyrgos a diventare capitale dell'isola nel 1580, in seguito all’abbandono del castello di Skaros.
Venne chiamata Pyrgos Kallistis che significa la torre più bella e ricorda l'epoca in cui i villaggi erano così costruiti per difendersi dalle incursioni dei pirati.
Red Beach, Santorini |
Le spiagge di Santorini
Red beach
E' la spiaggia di Santorini più spettacolare a livello paesaggistico perchè è racchiusa tra alte falesie di roccia rossa. La battigia è composta da sassolini vulcanici neri e rossi e le acque sono turchesi. Si trova a sud dell'isola, nei pressi del villaggio di Akrotiri.
White Beach
La White Beach è caratterizzata dal colore bianco delle scogliere che la circondano ed è raggiungibile via mare attraverso le imbarcazioni che partono dalla Red Beach oppure attraverso un impervio sentiero di trekking.
Black Beach
Sempre nel sud dell'isola, la Black Beach è composta da piccoli sassolini vulcanici neri bagnati da un mare trasparente. E' raggiungibile in auto e presenta dei tratti attrezzati.
Kamari Beach
Kamari Beach è una delle più grandi spiagge di Santorini, caratterizzata da sabbia nera mista a sassi. Si estende per 5 km ed è attrezzata con ombrelloni, bar e moltissimi ristoranti che si affacciano direttamente sulla spiaggia. Essendo vicina all'aeroporto purtroppo è anche molto rumorosa: a me è sembrato che gli aerei mi atterrassero addosso!
Perissa Beach
Ricca di alberghi e ristoranti, è caratterizzata da sabbia vulcanica e mare blu profondo. Lunga 7 km, collega Perissa a Perivolos ed è facilmente raggiungibile in auto.
Perivolos Beach
Poco distante da Perissa Beach, è una spiaggia di sabbia nera attrezzata con lettini e sdraio che si alternano ad aree libere. Si raggiunge in auto e ci sono comodi parcheggi.
Amoudi Bay
Mare smeraldo e turchese caratterizzano Amoudi Bay, che non è una spiaggia ma una piccola baia sotto il villaggio di Oia. Proseguendo a piedi dal porticciolo attraverso un sentiero lungo il mare, si raggiunge un punto roccioso da cui è possibile fare il bagno in acque cristalline.
Katharos Beach
Presenta un litorale lungo circa duecento cinquanta metri ricoperto da sabbia nera e ciottoli, acque nitide e cristalline e un fondale che scende velocemente. Perfetta per gli amanti dello snorkeling offre anche spettacolari tramonti. Selvaggia e incontaminata, poco frequentata anche durante la stagione estiva, è racchiusa da alte scogliere vulcaniche scure ricoperte nella parte superiore da formazioni calcaree bianche.
Amoudi, Santorini |
Le rocce di Katharos Beach, Santorini |
Siti archeologici a Santorini
Akrotiri
Akrotiri fu completamente sommersa da uno strato di cenere e pomice dopo l’eruzione del 1627 a.C. e per questo è detta la Pompei greca per le analoghe modalità di distruzione.
Akrotiri era un insediamento fiorente grazie alle attività mercantili nel mediterraneo e con il popolo minoico. L’insediamento presentava alti standard urbanistici: era dotato di una rete fognaria simile a quella di Festo e di Cnosso a Creta e molte abitazioni beneficiavano di servizi igienici, un sistema di drenaggio molto evoluto. Gli abitanti vivevano nei piani superiori, mentre quelli inferiori erano adibiti a deposito o commercio.
I ritrovamenti all’interno degli edifici furono affreschi, vasi, arredi, ed altri oggetti di uso quotidiano, ma pochissimi gioielli e nessun corpo pietrificato. Questo farebbe pensare che l’eruzione del vulcano non sorprese all’improvviso gli abitanti, al contrario già da tempo fuggiti in quanto spaventati dalle continue scosse di terremoto precedenti l’eruzione.
Gli affreschi di Akrotiri, tra i più antichi esempi di pittura muraria in Europa, sono conservati al Museo di Fira Preistorica e al Museo Archeologico Nazionale di Atene.
Oggi la visita dei resti di Akrotiri avviene camminando su passerelle che corrono sotto una copertura di vetro e legno allestita dopo il 2005 quando l'esistente struttura per proteggere il sito crollò, provocando la morte di un turista britannico. Potete acquistare i biglietti on line oppure all'ingresso dell'area archeologica.
Antica Thera
I resti archeologici dell'antica Thera sorgono arroccati su un promontorio tra le spiagge di Kamari e Perissa. L’Antica Thera fu abitata dai Dori e poi occupata in età ellenistica, romana e bizantina. Il sito archeologico conserva numerose rovine di templi greci tra cui il Tempio di Dioniso e il Santuario di Apollo Karneios, le Terme romane, le mura bizantine, il Santuario di Artemidoro, scavato nella roccia viva, e la chiesetta in pietra di Agios Stefanos.
Per raggiungere il sito dell'Antica Thera ci sono tre modi: il primo e il più comodo è con l'auto partendo dalla spiaggia di Perissa, il secondo è in pullman dalla spiaggia di Kamari e il terzo a piedi lungo un ripido e tortuoso cammino.
Museo archeologico di Thira
Il Museo Archeologico è situato nel centro di Fira ed ospita collezioni di sculture ed oggettistica dal periodo arcaico a quello romano. Purtroppo io l'ho trovato temporaneamente chiuso....spero che voi possiate essere più fortunati.
Museo preistorico di Fira
All'ingresso della città di Fira, vicinissimo ai capolinea dei bus che collegano le varie località dell' isola, si trova questo piccolo ma interessantissimo museo che conserva molti dei reperti archeologici ed alcuni affreschi rinvenuti durante gli scavi di Akrotiri. E' chiuso il martedì.
Akrotiri, Santorini |
Dove mangiare a Santorini
Vi consiglio un fantastico ristorante cruelty free: 5senses, Erithrou Stavroua, Fira.
Dove dormire a Santorini
A Santorini c'è solo l'imbarazzo della scelta: lussuosi resort, hotel di charme, camere 5 stelle a picco sulla Caldera. Io vi consiglio un'elegante e tipica location situata a Megalochori, uno dei villaggi tradizionali di Santorini lontano dal turismo di massa dei centri più famosi: Villa Orpheus
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