Matmata è un villaggio di origine berbera nel sud della Tunisia, alle porte del Sahara.
La vicinanza del deserto si vede e si sente: il terreno è arido e la distesa color ocra è interrotta solo da qualche palma.
Montagne, pianure pietrose, altipiani creano scenografici paesaggi in tutto il territorio circostante.
Dar Taoufik Matmata |
Ma i caldi colori della terra costantemente irradiata dal sole sono punteggiati da piccolissime zone d'ombra che, ad un'osservazione più attenta, rivelano gli ingressi alle singolari abitazioni berbere: sono case scavate nel terreno, inestimabile patrimonio di architettura vernacolare che ben evidenzia l'adattamento dell'uomo alle complesse condizioni ambientali di queste zone del pianeta.
Dar Taoufik Matmata |
La parola Berbero deriva dall’antico greco βάρβαρος bárbaros, cioè balbuziente, colui che non sapeva parlare la lingua greca. In latino barbarus era lo straniero, estraneo quindi alla civiltà greco-romana. Anche presso alcuni autori arabi medioevali viene ripreso il termine barabir per identificare le popolazioni autoctone del Nord Africa.
Nella lingua italiana associamo la popolazione che viveva nel nord dell'Africa prima dell’arrivo degli Arabi al vocabolo berbero: nella lingua indigena però il termine corretto è Imazighen o Amazigh che ha lo splendido significato di Uomo libero.
Dar Taoufik Matmata |
Matmata sorge a 600 metri di altitudine e conta circa 2000 abitanti. La singolare morfologia del territorio ha permesso agli indigeni di scavare nella roccia le loro le case costituite da un ampio cortile a cielo aperto, simile ad un cratere profondo circa 7 metri, dal quale si accede attraverso una galleria sul fianco della collina.
Sulla corte, nella quale si raccoglie anche la sporadica acqua piovana, si aprono i vari ambienti scavati come cunicoli sui fianchi del cratere.
Simboli augurali sulla porta d'ingresso dell'abitazione ipogea |
Sopra alla porta d'ingresso, in legno di palma spesso colorato di azzurro, sono disegnati simboli augurali come il pesce, la mano o l'occhio, classici segni apotropaici del popolo berbero, ma trasversali anche a tutte le culture mediterranee e probabilmente precedenti alla nascita delle religioni monoteistiche.
Dar Taoufik Matmata |
La corte aperta centrale e le stanze al piano terreno sono attrezzate per cucinare, socializzare, dormire, mentre le dispense sono collocate al secondo piano, accessibile attraverso una corda.
Oltre alle attività familiari, in questa originale ed articolata tipologia abitativa si mantengono vive le più antiche tradizioni berbere: quella della tessitura che porta alla realizzazione di coloratissimi tappeti annodati a mano utilizzati per isolare il suolo e le pareti delle stanze e quella della cucina, con focacce, miele ed olio autoprodotti.
Immancabile il profumatissimo tè verde, unito a mandorle e spezie.
Dar Taoufik Matmata |
Questa particolare scelta costruttiva è stata dettata da esigenze difensive da parte della popolazione berbera durante le invasioni degli Arabi.
Ma è importante anche considerare i vantaggi bioclimatici che la tipologia ipogea offre: riparo dalle elevate temperature estive e mantenimento di un microclima con parametri ambientali costanti in tutto l'arco dell'anno.
Possiamo parlare di bioedilizia?
Io direi proprio di si, ad impatto ambientale zero.
Dromedario alle porte del Sahara |
Un luogo magico fuori dal tempo che fu scelto da George Lucas negli anni settanta come set del film Star Wars grazie all'aspetto lunare del deserto di roccia ed alle case-grotta utilizzate per gli interni. Alcune di queste abitazioni vennero acquistate dalla produzione, costituendo un vero impianto cinematografico con alloggi per attori, tecnici, zone di servizio e set per le riprese.
Terminata la registrazione del film, questo impianto venne trasformato nel primo albergo ipogeo: è l'Hotel Sisi Idris, in cui vi consiglio di prenotare il soggiorno se avete intenzione di dormire a Matmata almeno per una notte.
Deserto roccioso set di Star Wars |
Come raggiungere Matmata
Ci sono due possibilità: o arrivare in aereo a Djerba ed affittare un'automobile, oppure partecipare alle tante escursioni organizzate che potrete prenotare on line prima della vostra partenza: da Djerba a Matmata partecipando ad un'escursione che prevede anche una tappa all'oasi di Ksar Ghilane dove potrete fare il bagno in una calda sorgente termale, oppure due giorni da Djerba a Matmata, con molte tappe intermedie (villaggio berbero di Chenini, Ksar Ghilane, mercato di Tataouine, villaggio abbandonato di Guermassa, Toujane e Matmata).
Hotel Sidi Idris |
Quando visitare Matmata
Il mio consiglio è di evitare l'estate: autunno e primavera sono le stagioni ideali. Io sono stata in ottobre ed il clima era perfetto, sicuramente caldo ma secco, quindi molto piacevole.
Alfabeto berbero, hotel Sidi Idris |
Una curiosità: su una parete all'ingresso dell'Hotel Sidi Idris è dipinto questo alfabeto berbero.
Il nome simbolico della lettera Z in neo-Tifinagh è Uomo libero: che bello che ancora una volta nel linguaggio del popolo berbero ci sia il riferimento alla libertà.
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