Cividale del Friuli sorge arroccata su un fiume dalle acque verde smeraldo, il Natisone, ed è uno scrigno di opere d'arte di varie epoche, soprattutto longobarde.
Dal 25 giugno 2011 il sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Ponte del Diavolo, Cividale del Friuli |
Storia di Cividale
Preziose testimonianze documentano la presenza umana nel territorio di Cividale del Friuli già durante la preistoria.
Dal toponimo di Forum Iulii, acquisito in epoca romana ai tempi di Giulio Cesare, deriva il nome dell’intera regione Friuli Venezia Giulia.
Nel 568 il re Alboino elesse Forum Iulii a capitale del primo ducato longobardo in Italia: durante quest'epoca Cividale si arricchì di importanti monumenti e raffinati manufatti artistici.
In seguito divenne residenza dei Patriarchi di Aquileia, passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia e, nel 1797 con il trattato di Campoformio tra Napoleone e l'Austria, fu inclusa nei territori dell'Impero asburgico. Dopo un breve periodo in cui fece parte del Regno d'Italia napoleonico, fu nuovamente assegnata all'Austria con il Congresso di Vienna del 1815.
Sede di un vivace movimento risorgimentale durante le guerre di indipendenza, fu annessa al Regno d’Italia nel 1866.
Nel primo conflitto mondiale Cividale ospitò il comando della II Armata e, dopo la disfatta di Caporetto, venne riconquistata dagli italiani nel 1918.
Nel corso della Seconda Guerra mondiale la città fu annessa con tutto il Friuli al III Reich e si dislocarono anche truppe alleate tedesche.
Il territorio di Cividale subì il terremoto del 1976, ma, nonostante una lunga serie di scosse di assestamento che continuarono per diversi mesi, la ricostruzione nel Friuli fu rapida e completa.
Cosa vedere a Cividale del Friuli
Il centro di Cividale è ricco di opere di rilevante importanza storico artistica situate molto vicine tra loro e quindi facilmente visitabili attraverso un breve percorso a piedi.
E' possibile prenotare anche un Tour privato con visita guidata per ora disponibile in lingua tedesca oppure da Trieste una giornata alla scoperta della regione del vino del Collio e Cividale.
1. Ponte del diavolo
Il ponte del Diavolo è uno dei simboli di Cividale del Friuli ed accesso al centro storico della città .
Dalle fonti storiche sembra che già nel Duecento le due sponde fossero unite da una passerella in legno, sostituita nel '400 da un manufatto in pietra caratterizzato alle estremità da due torri di difesa, in seguito demolite. Nel corso del tempo si sono succeduti vari lavori di restauro per mantenere in sicurezza il ponte soggetto alle piene impetuose del Natisone.
Durante la disfatta di Caporetto venne fatto inutilmente saltare nel tentativo di rallentare l'avanzata del nemico e ricostruito in tempi molto brevi, mantenendone la struttura originale grazie ai precisi rilievi eseguiti anni prima dall'ingegnere cividalese Ernesto de Paciani.
Il 29 aprile 1945 i tedeschi tentarono nuovamente di farlo saltare, ma per fortuna in questo caso subì danni molto limitati.
Il nome del ponte deriva da una leggenda popolare, alimentata forse dalle tormentate vicissitudini costruttive del manufatto e diffusa in molte varianti. Secondo l'interpretazione soprannaturale, i Cividalesi chiesero aiuto al diavolo il quale realizzò il ponte in una sola notte chiedendo in cambio l'anima del primo che vi fosse transitato. Ma i Cividalesi beffarono il diavolo facendo percorrere il nuovo ponte da un animale, cane o gatto a seconda delle versioni. Poverino!
2. Piazza del Duomo
Si trova nel luogo dove sorgeva il foro romano.
Sulla piazza si affacciano importanti edifici:
- Palazzo dei Provveditori veneti, noto anche come Palazzo Pretorio, attribuito all’architetto Andrea Palladio e sede del Museo archeologico nazionale di Cividale dal 1990
- Palazzo De Nordis, edificio nobiliare risalente alla seconda metà del Quattrocento
- Palazzo Comunale di origini quattrocentesche davanti al quale è collocata la statua di Giulio Cesare
- Duomo di Santa Maria Assunta
3. Duomo di Santa Maria Assunta
Il Duomo sorge nello stesso luogo della prima chiesa di Cividale, voluta nell’ottavo secolo dal patriarca Callisto e distrutta nel 1186 da un incendio.
Anche i successivi edifici sacri subirono la stessa sorte, sia la chiesa edificata da Pellegrino II in stile romanico, danneggiata da un incendio e da un terremoto, sia la costruzione gotica.
Nel 1449 Cividale decise così di demolire completamente la struttura e ricostruirla. I lavori vennero affidati nel 1458 a Bartolomeo delle Cisterne ma, in seguito a vicissitudini varie e calamità naturali, il completamento dell’opera slittò di secoli e quello che si può vedere oggi all’interno del Duomo di Cividale è il risultato di un’ulteriore ristrutturazione eseguita alla fine del XVIII secolo.
La facciata è di stile gotico nella parte inferiore, mentre quella superiore è di matrice rinascimentale; il campanile fu terminato nel 1771.
L’interno, suddiviso in tre navate, è ricco di capolavori d’arte tra cui i più importanti sono:
- Monumento equestre di Marcantonio da Manzano, condottiero cividalese morto nel 1617 durante l'assedio di Gradisca. L’opera, in legno laccato, è collocata sulla parete interna della facciata, proprio sopra al portale maggiore.
- Crocifisso ligneo databile tra il XII e il XIII secolo ed importante testimonianza dell'arte tardoromanica del Patriarcato di Aquileia. Oggi si trova al termine della navata di sinistra ma è probabile che in origine fosse posizionato sulla trave sovrastante l’iconostasi. La statua ha taglio bizantino, esile e allungato, con uno spessore del legno molto ridotto, ma il volto e le pieghe del perizoma sono già gotiche. Considerate le dimensioni è improbabile che sia stata trasportata ma più plausibile la sua esecuzione in una zona prossima alla chiesa. Alcuni critici ritengono probabile che il Cristo facesse parte di un gruppo composto anche da San Giovanni evangelista e dalla Madonna.
- Pala di Pellegrino II, uno dei più importanti capolavori medioevali dell'oreficeria italiana. Dono votivo di Pellegrino II che esercitò il patriarcato di Aquileia dal 1195 fino al 1204, è alta approssimativamente un metro e larga due ed è oggi collocata sull'altare maggiore. La pala è composta da centoventitré lastre d'argento dorato sbalzato. La parte centrale è occupata da una Madonna con Bambino, tra gli arcangeli Michele e Gabriele, con ai lati due scomparti di tre fasce sovrapposte, con venticinque figure di santi. La cornice è costituita da una sequenza di medaglioni più la figura intera del committente, il patriarca Pellegrino II, inginocchiato ai piedi di Maria come offerente della pala d'altare. Le iscrizioni in latino sono state martellate sulle lastre attraverso punzoni da lettera individuali.
- Vesperbild che letteralmente significa immagine del Vespro è un tipo di scultura devozionale diffusa nel corso del Trecento nell'Europa centrale di lingua tedesca e consiste nella Pietà , cioè nella Madonna con in braccio il corpo irrigidito di Gesù. Si tratta di solito di piccole sculture in legno dipinto, in gesso o in terracotta, in cui c’è un forte contrasto di linee tra la verticalità di Maria ed il corpo orizzontale di Gesù. La Pietà di Cividale è collocata nella navata destra, sull’altare della Madonna.
- Ultima cena e Lapidazione di Santo Stefano di Jacopo Palma il Giovane del 1606
Duomo di Santa Maria Assunta, Cividale del Friuli |
4. Museo Diocesano Cristiano
Adiacente al lato destro del Duomo troverete il Museo Diocesano Cristiano. Inaugurato nel 1946, conserva le testimonianze storico-artistiche più rappresentative della scultura altomedievale, soprattutto di epoca longobarda.
Nella prima sezione del percorso espositivo sono collocati due tra i più celebri monumenti dell'arte longobarda: l'Altare del Duca Ratchis ed il Battistero di Callisto.
La seconda sala contiene il Tesoro del Duomo con oggetti di oreficeria, suppellettili liturgiche, manoscritti, codici, il busto di San Donato e la cattedra patriarcale, sulla quale 26 patriarchi hanno ricevuto la solenne investitura temporale nel Duomo.
Nella terza sala al piano superiore sono raccolti quadri e dipinti, tra i quali una Madonna di anonimo pittore friulano, Noli me tangere del Pordenone, San Rocco e Vergine con Gesù Bambino di Paolo Veronese.
Biglietto d'ingresso
E’ possibile acquistare il biglietto presso il Museo al costo di 4 Euro, oppure un biglietto cumulativo per Santa Maria in Valle e Tempietto longobardo, Museo Cristiano e Museo Archeologico al costo di 9 Euro.
Altare di Ratchis e Battistero di Callisto |
5. Museo Archeologico Nazionale
Dal 2 giugno 1990 il Museo Archeologico è collocato nel Palazzo dei Provveditori Veneti, sul lato orientale di Piazza Duomo.
L’edificio fu presumibilmente costruito su progetto di Andrea Palladio, come riporta il Vasari secondo il quale l’architetto avrebbe realizzato il modello, presenziando anche alla posa della prima pietra. L’impronta palladiana è percepibile nel basamento bugnato degli archi del portico, mentre il resto del palazzo non rispettò il disegno originario.
Al piano terra vi è la sezione lapidaria, con reperti databili dall’età romana al periodo rinascimentale, mentre al piano nobile si trovano testimonianze della civiltà longobarda, con l'esposizione di un'ampia gamma di corredi funerari rinvenuti nelle necropoli cividalesi e in altre località del Ducato del Friuli.
Un valore aggiunto alla collezione altomedioevale del Museo è dato dal nucleo di monete e croci auree longobarde tra cui quella di Gisulfo, sbalzata in lamina d’oro con otto Imago Christi, piccole teste stilizzate di Cristo con i capelli lunghi, due per braccio a intervallare le pietre levigate incastonate.
L'esposizione è completata da pannelli illustrativi attraverso i quali comprendere sia gli spostamenti dei popoli barbari sia le caratteristiche dei manufatti esposti.
Orari e biglietti
Il Museo Archeologico è chiuso il lunedì. Da martedì a domenica: 10.00-19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00).
Biglietti: intero € 4, ridotto € 2 per cittadini UE tra i 18 e i 25 anni, gratuito 0-18. Il biglietto integrato, 9 Euro, consente l’accesso alle tre istituzioni museali inserite nel sito UNESCO: Museo Archeologico Nazionale, Museo Cristiano, Tempietto longobardo.
Croci auree longobarde, Museo Archeologico di Cividale |
6. Santa Maria in Valle e il Tempietto Longobardo
Il Monastero di Santa Maria in Valle, che racchiude il Tempietto longobardo e la Chiesa di San Giovanni, fu fondato a metà del VII secolo d.C. su precedenti strutture romane e paleocristiane. Inizialmente riservato alle Suore Benedettine, subì nel corso del tempo aggiunte e restauri dovuti ad invasioni e terremoti che lo danneggiarono gravemente.
Dal 1841 l'edificio venne affidato alle Suore Orsoline che qui rimasero fino al 1999.
Il Tempietto fa parte del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere, comprendente sette siti ricchi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte longobarda, iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel giugno 2011.
Fu edificato verso la metà dell'VIII secolo come cappella palatina della corte regia.
Dal chiostro del Monastero si accede al Tempietto in cui motivi architettonici prettamente longobardi convivono con modelli romani. E' costituito da un’aula rettangolare ritmata da nicchie con arconi che ne amplificano percettivamente lo spazio e dal presbiterio separato da un'iconostasi marmorea. Sulle pareti si sono conservati resti di apparati decorativi di eccezionale valore, in particolare una teoria di Sante e Martiri, sei esili figure femminili in stucco a grandezza naturale, un arcone ornato da uno splendido tralcio vitineo posto a coronare l’ingresso e cicli di affreschi.
Santa Maria in Valle e Tempietto Longobardo |
7. Ipogeo celtico
Sempre sulla stessa via Monastero Maggiore, al numero 2, troverete l’ingresso all’Ipogeo celtico, un insieme di ambienti scavati nella roccia che si sviluppano su più livelli sotterranei lungo la sponda del Natisone.
Sulle pareti ci sono tracce di nicchie e sedili, forse legati a vari momenti di fruizione di questo luogo nel corso del tempo.
Alcuni mascheroni raffiguranti volti umani sono scolpiti nell’ambiente principale.
L’interesse verso l’Ipogeo celtico è legato soprattutto all’interpretazione della sua funzione: forse un sito celtico di sepoltura, oppure carceri in epoca romana, o ancora bagno rituale ebraico.
A dicembre 2022, periodo della mia visita, l’ipogeo non era accessibile per motivi di sicurezza
8. Casa medioevale
Dopo il Monastero di Santa Maria in Valle verso il Duomo sorge la Casa Medioevale, nota come la casa più antica di Cividale: la sua costruzione risale infatti al XIV secolo.
Edificata forse sui resti di una torre, presenta una struttura a tre piani probabilmente originale, mentre porte e finestre sono state modificate nel corso del tempo.
Casa Medioevale, Cividale del Friuli |
9. Chiesa dei Santi Pietro e Biagio
Appena fuori dalle mura, in piazzetta San Biagio, sorge la chiesa dei Santi Pietro e Biagio.
Il piccolo edificio nelle sue forme attuali risale al XV secolo, ma fu ricostruita su una precedente chiesa del XIII secolo e su due sacelli danneggiati da alluvioni.
Sulla facciata si leggono tracce di affreschi di autore ignoto mentre il portale, che porta incisa la data del 1492, fu realizzato in stile gotico fiorito da Biagio de' Meritis e Antonio de Locria.
L'interno ha un'unica navata con copertura a capriate e lungo le pareti si possono ancora ammirare resti di pregevoli affreschi. Sulla parete dell’altare maggiore è dipinto un maestoso San Biagio in trono, presumibilmente opera della metà del secolo XV.
10. Palazzo Levrini Stringher
Passeggiando per il centro storico di Cividale potrete notare eleganti palazzi, uno di questi è Palazzo Levrini Stringher decorato da splendidi affreschi. Lo stabile ospita la Farmacia Storica, all’interno della quale si possono vedere alcuni reperti dell’arte farmaceutica del XIX secolo.
Proseguendo raggiungerete Piazza Paolo Diacono, nota anche come Piazza del Mercato ed abbellita da una fontana con la statua di Diana, dea della Caccia. Di fronte alla fontana sorge un elegante edificio del XIV secolo che si dice sia stato eretto sul luogo della casa natale dello storico longobardo Paolo Diacono.
Nei pressi del settecentesco Palazzo ex Monte di Pietà una lastra pavimentale ricorda il ritrovamento del sepolcro di Gisulfo, oggi conservato al Museo archeologico nazionale di Cividale.
Palazzo Levrini Stringher Cividale |
Dove mangiare a Cividale
Al 4S Ristorantino Pizzeria, appena dopo il Museo Archeologico, in Stretta Cerchiari 1, troverete un'ottima offerta di vini e piatti tipici, molte opzione vegane e vegetariane tra cui non può mancare il classico Frico con polenta.
Dove dormire a Cividale
Io ho alloggiato presso Attico Magnolie, un appartamento ampio, pulitissimo e superaccessoriato. Si trova in una posizione comodissima per visitare Cividale, appena dietro le mura.
Libri in vacanza
Cividale del Friuli e colli orientali è una guida tra natura, arte e tradizioni del territorio di Cividale.
Friuli Venezia Giulia è invece una guida completa della regione edita da Lonely Planet.
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