Tornavento è una piccola frazione del comune di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, compresa nel territorio del Parco del Ticino.
Brughiera in fiore a Tornavento |
Tornavento e l'ingegneria idraulica
Il territorio di Tornavento comprende una parte della
valle del Ticino attraversata da ingegnose opere di tecnologia idraulica:
- Canale Villoresi, progettato nel 1862 dall'ingegner Eugenio Villoresi e terminato nel 1888. Dalla diga del Panperduto, nel comune di Somma Lombardo, giunge nei pressi di Cassano d'Adda, rappresentando il secondo corso d'acqua artificiale più lungo d'Italia.
- Canale Industriale, inaugurato nel 1900 con il nome di Canale Industriale Vittorio Emanuele III. La sua realizzazione fu finalizzata alla produzione di energia elettrica attraverso le centrali di Vizzola, Tornavento e Turbigo.
- Gora Molinara, costituita in parte da acque derivate dal Ticino ed in parte da acque di risorgiva, un tempo risorsa energetica per molti mulini.
- Naviglio Grande, costruito per scopi difensivi con l'obiettivo di dividere il territorio di Milano da quello di Pavia, alleata del Barbarossa, ed esteso da Tornavento alla Darsena di Milano. Oggi il tratto di Naviglio a Tornavento non è più utilizzato e viene chiamato Naviglio Vecchio; rappresenta un'importante area umida per gli uccelli migratori. La data del 1177 quale inizio dello scavo per la costruzione del Naviglio è riportata su una lapide apposta sull'edificio del "Regio Ufficiale Idraulico del Genio Civile" noto come Casa della Camera, dove per secoli si vigilò sulla derivazione delle acque dal fiume e si controllò il transito dei barconi. A poca distanza sorge anche la Cascina Castellana, dalla quale nell'Ottocento partiva una barca-corriera per il trasporto di persone fino a Milano Porta Ticinese.
Canale Industriale a Tornavento |
La Ferrovia delle barche
Lungo la scarpata che da Tornavento porta al fiume Ticino era stata edificata nell'Ottocento la Ferrovia delle Barche. La Ipposidra era una ferrovia a trazione animale concepita da Carlo Cattaneo per il trasporto via terra, tra Tornavento e Sesto Calende, delle barche impiegate sul Naviglio Grande lungo il corso del Ticino.
Terminò la sua attività nel 1865, in seguito alla costruzione della ferrovia Milano-Arona.
L'industrializzazione di fine Ottocento, innescata dalla Ferrovia delle Barche, richiamò mano d'opera e determinò l'aumento della popolazione residente: già nel 1900 è attestata nel territorio la filatura di lana Trezzi, mentre la centrale termica a carbone funzionò nel primo decennio del Novecento, producendo energia elettrica per la ferrovia Milano-Gallarate-Varese.
Nel 1910 erano attivi in valle il Tubettificio di Tornavento e la ditta Gagliardi per la produzione di cotone idrofilo.
Tornavento, la guerra e via Gaggio
Il territorio di Tornavento è purtroppo legato anche ad importanti eventi bellici.
Il 22 giugno 1636 si svolse una sanguinosa battaglia tra le truppe spagnole e l’esercito francese, alleato dei Piemontesi, nella quale persero la vita quasi duemila soldati. Ogni anno, nell’ultima domenica di giugno, figuranti in abito storico rievocano i momenti salienti della battaglia.
Durante l’occupazione austriaca della Lombardia, la brughiera e via Gaggio vennero utilizzate come base militare. Nel 1897 vi fu insediato un poligono di tiro per l’artiglieria del Regio Esercito e dal 1924 la zona venne adibita a sede di esercitazioni per il Campo della Promessa, un aeroporto utilizzato tra le due guerre mondiali la cui costruzione iniziò nel 1916 e venne ad affiancarsi alle preesistenti strutture aeronautiche della grande brughiera: la scuola di pilotaggio della Malpensa e le costruzioni Caproni di Vizzola Ticino.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi stanziarono le truppe in questo territorio che venne pesantemente bombardato dagli anglo-americani. Il Ponte in ferro sul Ticino, costruito nel 1889 e lungo 190 mt, resistette agli attacchi aerei e non è raro che, nei suoi pressi, vengano rivenuti ancora oggi ordigni bellici inesplosi.
Anche nel dopoguerra Tornavento fu teatro di addestramenti dell’Esercito Italiano.
Solo alla fine del 1900 si concluse ogni utilizzo militare e la Strada del Gaggio fu recuperata per uso turistico, con il fine di preservare l'ambiente, già contaminato dalla presenza dell'aeroporto ed ulteriormente compromesso con l'ampliamento di Malpensa2000, e renderlo fruibile ai visitatori.
La valorizzazione della Via Gaggio ha incluso la trasformazione della stessa in un museo a cielo aperto. Circa cinquanta stazioni costruite con materiali di recupero costituiscono un percorso espositivo organizzato intorno a tre tematiche: la cultura contadina, i reperti bellici e l'acqua. Oggetti e materiali della civiltà rurale sono accompagnati da fotografie e descrizioni, mentre tra i cimeli militari potrete vedere bombe, proiettili, frammenti aerei, i resti di una cucina da campo tedesca, un lavatoio, un elmetto e tracce di trincee. La terza parte del percorso è racchiusa all'interno dell'ex Dogana austroungarica, che oggi ospita un piccolo museo dell'acqua, un ristorante, ed una zona di ristoro.
Il Belvedere di Tornavento
Il punto più panoramico di Tornavento è la piazza dedicata alla famiglia Parravicino, proprietari terrieri che assunsero un importante ruolo nella realizzazione di opere di ingegneria idraulica nel territorio.
Nel 1998 Piazza Parravicino venne sottoposta ad una ristrutturazione su progetto dell'ing. Ferrario che le conferì un grande fascino grazie al belvedere con una vista unica sulla sottostante valle del Ticino e sulla catena delle Alpi.
Sulla Piazzetta, avvolti in un'atmosfera di relax e bellezza del panorama, potrete anche cenare o gustare un gelato. Sono presenti infatti diversi locali: Della Villa Bistrot Tornavento, raffinato ristorante con cucina di alta qualità , il Circolo di Tornavento e la gelateria Il Ritrovo dei Golosi, con gelati artigianali dai gusti molto particolari.
La Brughiera in fiore di Tornavento
Fioritura di brugo a Tornavento |
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